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TuttoSport
La Fiorentina ha ufficialmente inaugurato il “Rocco B. Commisso Viola Park”, una struttura articolata. come sottolineato da Tuttosport, su 26 ettari che ospita la prima squadra ma anche tutto il settore giovanile, oltre alla formazione femminile. Tante le autorità del mondo del calcio che hanno partecipato al “battesimo” del nuovo centro sportivo che ha 12 campi da gioco, due dei quali sono provvisti di tribune da 3000 posti (mini stadio “Curva Fiesole”) e uno da 1.500 dedicato al capitano per sempre Davide Astori. In più 12 padiglioni fra uffici, camere, palestre, piacine e sale eventi. Un investimento da 113 milioni sui terreni di Bagno a Ripoli che sono stati comprati alla fine del 2019. Il presidente Rocco Commisso è stato il primo a parlare: «Questa è una giornata importante e storica per noi. In Europa e in America non si trovano posti così belli. Nel 2020 era un rendering e ora è realtà. Ringrazio tutti quelli che hanno lavorato a questo progetto. Abbiamo avuto tanti problemi durante i lavori e i costi dai 60 milioni previsti sono arrivati a 113. Il nostro calcio ha bisogno degli stadi in cui giocare perché ora sono strutture di cui vergognarsi. Burocrazia e politica devono capire questo problema». Non è mancato un riferimento all’andamento della squadra: «Sono contentissimo per la vittoria a Napoli. Ogni anno vorrei migliorare rispetto al precedente, ma non ho mai parlato di scudetto o Champions, però sono sicuro che qui ci sia una società unita per un obiettivo. Conference? Vedremo se sarà possibile vincere qualcosa. Cosa vorrei in futuro? Che i calciatori mi dicessero che preferiscono stare a Firenze invece di andare alla Juventus». Non è mancato alla fine uno strascico polemico: «Alcuni mi hanno offeso, qui comando io e chi non fa il bravo qui non entra». All’inaugurazione era presente il presidente della Uefa e vicepresidente della Fifa Aleksander Ceferin che ha commentato: «È forse il centro sportivo più bello che io abbia mai visto». E poi il discorso è andato sull’assegnazione di Euro 2032 a Italia e Turchia: «Il livello infrastrutturale dell’Italia è davvero povero. Ovviamente ho fiducia, però il governo del Paese e le istituzioni dovranno fare qualcosa di più». E poco dopo sono arrivate anche le parole di Gabriele Gravina, numero uno della Figc: «Gli stadi coinvolti per l’Europeo saranno cinque, ma potrebbero diventare sei per esigenze di calendario. L’Europeo è un’opportunità, sicuramente non un elemento risolutivo di tutti i problemi ma dobbiamo saper cogliere l’occasione. Entro il 1° ottobre 2026 dovremo avere progetti esecutivi e copertura finanziaria su cinque-sei stadi, la prima pietra poi dovrà essere posta entro il 1° marzo 2027. Questo è il risultato minimo ma non possiamo pensare di risolvere il problema delle infrastrutture così. C’è una necessità urgente che il nostro Paese deve affrontare». Presente anche il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi che ha fatto i complimenti così come il presidente della Lega di Serie A Lorenzo Casini mentre il presidente del Coni Giovanni Malagò e il presidente Fifa Gianni Infantino hanno inviato un video messaggio. Sugli spalti il ct Luciano Spalletti, tanti ex viola far cui Claudio Ranieri e in campo la squadra attuale con Nzola che ha detto: «Con il vero me arriveremo in alto». E infine Vincenzo Italiano: «Abbiamo tanti margini di miglioramento, siamo una squadra nuova e giovane, ci teniamo alla classifica e in Conference abbiamo tempo per recuperare».
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