Di seguito un estratto del corsivo di Stefano Cappellini su Repubblica Firenze in edicola oggi: "Nel calcio, come in politica, come nella vita, la sappiamo sempre lunga, dopo. Questo per dire che è facile criticare con il senno di poi ed è bene cercare di resistere alla tentazione di farlo. Ma capita, ogni tanto, che ci siano questioni su cui l’errore si staglia subito nitido, grosso come un bicipite di Igor, e non serve il tempo per rendersene conto. Parlo del vero peccato capitale di questa stagione: la cessione tardiva e al buio di Federico Chiesa. Intendiamoci, col ragazzo era finita: non c’era modo di tenerlo a Firenze. Ma aver ceduto il giocatore più forte della rosa l’ultimo giorno di mercato per sostituirlo con uno svincolato a fine carriera e senza preparazione nelle gambe è stata una mossa scellerata. Ha indebolito la squadra oltre ogni limite lecito, anche perché l’attacco era incompleto pure se Chiesa fosse rimasto, figuriamoci senza".
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L’opinione: “La cessione di Chiesa è stato il vero peccato capitale”
"Ha indebolito la squadra oltre ogni limite lecito, anche perché l’attacco era incompleto pure se Chiesa fosse rimasto, figuriamoci senza"
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