Non le ali di folla per le strade di Firenze al loro passaggio, non il pullman scoperto che era già stato prenotato per oggi e che invece resterà in garage, simbolo di un’altra grandissima occasione mancata. Il pericolo è che adesso la delusione che ieri sera era tangibile dallo stadio di Atene fino a quello di Firenze dove in 30 mila sono stati costretti a ripiegare mestamente le loro bandiere, prenda il sopravvento su tutto l’ambiente viola. E che il prossimo ciclo parta già con l’esigenza di dimostrare qualcosa in più fin da subito, lo scenario peggiore per l’allenatore (Palladino resta il candidato più probabile) che si troverà a dover ricostruire. Non solo. Anche la situazione societaria dovrà essere chiarita il prima possibile.
Quello che però la Fiorentina non può permettersi è disperdere la vicinanza che ancora una volta Firenze ha dimostrato nei confronti della propria squadra e che avrebbe meritato certamente un altro finale. Ed è questo, il rapporto con Firenze, su cui il club è chiamato a dare una svolta evitando i continui conflitti (anche a livello istituzionale) che hanno caratterizzato questi primi cinque anni di gestione Commisso. Perché si vince e, purtroppo si perde, tutti insieme.
Una lezione dura da non dimenticare ribadita anche ad Atene in una partita infinita e tristemente indimenticabile."
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