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L’idea della Fiorentina: nuovo Franchi senza curve. Tre anni di lavori senza giocare altrove

La Repubblica fa il punto sulle ipotesi riguardanti l'impianto del futuro dopo l'incontro tra Nardella e Commisso

Redazione VN

La Fiorentina una preferenza ce l’ha: è il progetto di restyling del Franchi dell’architetto Marco Casamonti, il patron dello studio Archea con cui ha pranzato domenica. Il vecchio impianto - scrive La Repubblica - in alcune sue parti è vincolato dalle Belle Arti e per questo il Comune e i viola hanno già fissato un incontro con il soprintendente Andrea Pessina già nei prossimi giorni, che però avrebbe già fatto delle aperture. E l’operazione Franchi sembra prendere quota.

Ridare vita al Franchi è un’ipotesi richiamata più volte nelle sue prime settimane in viola dal nuovo proprietario americano. Che il progetto dell’architetto Casamonti, sul tavolo del Comune durante l’incontro di un’ora e mezzo di ieri, venga preso seriamente in considerazione lo si capisce dai continui richiami «ai tempi della Soprintendenza» . L’ente guidato da Pessina, infatti, gioca un ruolo centrale e dovrà fornire delle risposte. Le parti del Franchi vincolate sono scale elicoidali, pensilina di Nervi, tribune. Si procederebbe quindi alla demolizione delle curve per costruire una struttura rettangolare capace di sorreggere la copertura integrale dello stadio. Un intervento - prosegue il quotidiano - che modificherà la forma a “D” del Franchi, trasformando Fiesole e Ferrovia da curve a gradinate come negli stadi di ultima generazione. Il costo del restyling è stimato in 150 milioni di euro e la durata dei lavori in tre anni, durante i quali la Fiorentina non dovrà giocare altrove perché si procederà per gradi: si partirà dalla demolizione e dal rifacimento della Ferrovia per poi passare alla Fiesole.

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