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L’ex governatore: “Fermi ai confini ottocenteschi. Stadio? Serve tavolo tra sindaci”

Il parere di Chiti: "La revisione delle Province e la nascita delle città metropolitane sia stata affrontata in modo confuso. Governance mai decollata"

Redazione VN

Vannino Chiti, ex governatore della Toscana, si è espresso sul progetto della grande Firenze e sulla possibilità che si apra un tavolo tra i sindaci: "Penso che la revisione delle Province e la nascita delle città metropolitane sia stata affrontata in modo confuso. La governance allargata dei territori, legata allo sviluppo urbanistico ed economico, non è mai decollata. Siamo fermi ai confini ottocenteschi", afferma Chiti a La Nazione. Il rischio - secondo lui - è di non programmare in maniera organica le scelte sul territorio, quindi di sprecare le risorse: "La decisione sulle priorità degli investimenti deve essere dei soggetti pubblici. Bisogna evitare gli interventi casuali, frammentati che non rispondono a un disegno complessivo".

Chiti poi entra nello specifico: "Abbiamo discusso anni su dove e come e se fare un termovalizzatore senza risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti e alla fine sindaci e comitati contrapposti hanno deciso per la politica, non riusciamo a fare una nuova pista per l’aeroporto di Peretola, anche in questo caso ostaggi di comitati e sindaci. E già si profila all'orizzonte il problema di dove costruire un nuovo stadio...". In conclusione: "Vanno selezionati gli interventi più utili e funzionali, in questo senso la volontà dei sindaci è fondamentale. Ecco perché spero che questo tavolo rilanciato sia da Nardella che da Barnini ci sia. Serve convergenza sugli obiettivi comuni".

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