Italiano ha finito, saluterà la Fiorentina e dirà addio a Firenze. Certo, voleva e sperava di chiudere in un altro modo questi tre anni e l’idea di essere ricordato anche come l’allenatore che ha perso tre finali in due anni lo lacera. Bastava guardarlo, nella pancia dello stadio dell’Aek, per capire quanto stesse soffrendo. Una delusione dura da digerire, tanto che nella giornata di ieri una volta rientrato a Firenze ha voluto isolarsi da tutto e da tutti.
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Le dure ore di Vincenzo Italiano: isolato da tutto, immerso nella sofferenza
Quel sogno però si è trasformato in incubo. Ora il tecnico ha bisogno di tempo per elaborarlo e trasformarlo in voglia di ripartire ma non più sulla panchina della Fiorentina.
Arriverà poi il momento in cui riuscirà ad allontanare questo pensiero, portando con sé l’orgoglio per quanto costruito, ma queste (comprensibilmente) sono le ore della tristezza e del rammarico. Perché ci teneva a mettere il primo trofeo nella sua personalissima bacheca e, più che altro, voleva in tutti i modi regalare alla gente qualcosa di tangibile per cui festeggiare. Quel sogno però si è trasformato in incubo. Ora il tecnico ha bisogno di tempo per elaborarlo e trasformarlo in voglia di ripartire ma non più sulla panchina della Fiorentina. Lo riporta il Corriere Fiorentino.
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