La strada è (più o meno) sempre la stessa. Finanziarsi il mercato, anche se un anticipo di cassa Pradè e Goretti se lo potranno permettere. Condizione? Trovarsi di fronte al rinforzo perfetto, ovvero la classica occasione. Ed è chiaro che per finanziarsi le operazioni in entrata, i due dirigenti viola dovranno essere bravi a crearsi un tesoretto con le uscite. La scorsa estate da questo punto di vista la Fiorentina realizzò una sorta di capolavoro. Cabral al Benfica per 20 milioni, Igor al Brighton per 17, Terzic al Salisburgo per 5,5, Amrabat in prestito oneroso al Manchester United per 10 milioni. Più un’altra decina di milioni in totale per Maleh e Zurkowski. Di fatto oltre 60 milioni da poter utilizzare in entrata.
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L’anno scorso 60 milioni dalle cessioni. E Amrabat rimane un jolly importante
Considerando le cessioni dello scorso anno, la Fiorentina ha messo nelle proprie casse 60 milioni. Amrabat diventa una pedina importante da questo punto di vista
Quest’anno il discorso è un po’ diverso, fermo restando la carta Amrabat che è ancora una sorta di jolly nelle mani della Fiorentina. Lo United non lo ha riscattato per altri 20 milioni, a questo punto sarà impostata una nuova trattativa. Magari con il Galatasaray.
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