Il Corriere dello Sport, nella moviola di Roma-Napoli, spiega le differenze del rigore dato all'Inter contro la Fiorentina e di quello tolto al Napoli, nonostante due casi molto simili:
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L’analisi: “Terracciano come Rui Patricio? Ecco le differenze”
Terracciano e Rui Patricio sono stati protagonisti due episodi simili, ma letti in diversa maniera. Ecco il motivo
Incursione in area di Ndombele, lui e Rui Patricio si avventano sul pallone che schizza a sinistra, per Irrati è calcio di rigore. Ed in effetti così poteva sembrare, almeno in tv dall’immagine larga. A Lissone, però, ci sono gli specialisti, il tocco sul pallone da parte del portiere giallorosso c’è ed è anche netto, cosa che farà la differenza. Infatti Di Paolo, bravissimo nel caso, manda proprio il tocco sul pallone, che (ri) cambia direzione due volte in rapida successione (prima Ndombele, poi Rui Patricio). Fossimo a valutare un fuorigioco sarebbe una giocata e non una deviazione, il che lo differenzia da quello di Terracciano in Fiorentina-Inter di sabato sera: lì il pallone non aveva subito deviazioni sostanziali, il portiere viola lo aveva appena sfiorato. Il fatto che, dopo aver deviato il pallone, ci sia il contatto fra i due giocatori, non è sostanziale al rilevamento del fallo del portiere: avendo toccato il pallone ha “conquistato” tutte le garanzie costituzionali, non può più essere colpevole di fallo
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