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Corriere dello Sport

La vera sfida dei baby viola: conquistare la prima squadra

La vera sfida dei baby viola: conquistare la prima squadra - immagine 1
Kayode l’ultimo a fare il grande salto. Da Biagetti a Rubino: ecco chi spera
Redazione VN

Il Corriere dello Sport ci concentra sul settore giovanile della Fiorentina, con la Primavera reduce dalla vittoria della Coppa Italia contro il Torino. Il quotidiano sottolinea come ai trofei non siano seguiti di pari passo gli innesti di prodotti delle giovanili in prima squadra.

Se escludiamo - si legge - la stella cometa rappresentata da Dusan Vlahovic, poco più che una comparsa in Primavera, dal ciclo vincente iniziato da Bigica, proseguito con Aquilani e portato avanti con Galloppa, la prima squadra viola ne ha beneficiato solo in parte: 61 le presenze in totale dei ragazzi provenienti dalle annate vincenti a cavallo tra il 2019 e il 2023. Spiccano soprattutto le 30 gare già disputate da Michael Kayode; intorno al terzino classe 2004 il deserto o poco ci manca, visto che il secondo con più partite in viola è Alessandro Bianco (14 partite in prima squadra, ora alla Reggiana), mentre il terzo è Tofol Montiel (5 presenze, attualmente in quarta divisione spagnola, all'Alzira).


Montiel faceva parte della rosa nel 2018-’19: di quella squadra è rimasta "solo" la plusvalenza mostruosa fatta con la vendita di Vlahovic alla Juventus. Si sono persi per strada, tra gli altri, Brancolini (una presenza in viola), Niccolò Pierozzi (2) ed Edoardo Pierozzi (zero, attualmente al Cesena). Ancora meno la società ha raccolto nelle stagioni successive, a partire dal 2019-’20, conclusa con un'altra Coppa Italia con protagonisti Distefano, Krastev, Spalluto. Due presenze (di Distefano) in prima squadra per calciatori ormai più che ventenni sparsi in prestito tra Serie B e Lega Pro. Stesso destino della classe successiva, quella di Lucchesi, Amatucci, Bianco e Favasuli, tutti in prestito in B. Intrappolati spesso in giri di prestiti che finiscono per spingerli lontano dagli occhi del club, in pochi dei talenti ammirati a Firenze nell'ultimo quinquennio sono stati protagonisti al Franchi. Il problema del passaggio dalle giovanili alla prima squadra non è solo dei viola (che in rosa hanno comunque alcuni prodotti locali come Kayode, Ranieri e Sottil), ma è indicativo di come uno dei club più vincenti negli ultimi anni a livello di giovanili sia ad oggi la sesta squadra più anziana in Serie A per età media. La speranza è che i vari Tognetti, Biagetti, Rubino (neo-campioni d'Italia) possano scrivere un futuro diverso.

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