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Corriere dello Sport
La trasformazione di Lucas Beltran. Tutto è iniziato quando Andrea Belotti, dopo un buon secondo tempo a Lecce, ha dato l'impressione di essere già fisicamente pronto per partire titolare anche il fine settimana successivo contro il Frosinone. Questo ha spinto Italiano, che non intendeva privarsi del miglior Beltran della stagione, a indietreggiare il Vikingo pur di non farne a meno. Prestazione sontuosa. Poi una panchina a Bologna dove l'ex River ha giocato giusto qualche minuto nel secondo tempo, e di nuovo trequartista a Empoli. Al Castellani la Fiorentina non ha disputato un incontro mozzafiato, tutt'altro, eppure il classe 2001 ci ha messo lo zampino aprendo le marcature. Dopodiché la prova del nove - che è poi il suo numero di maglia - con la Lazio, al Franchi, in cui i viola hanno dominato anche grazie alla scelta azzeccata di far coesistere Beltran e il suo compagno di ruolo Bonaventura, permettendo a quest'ultimo di fare da supporto al sudamericano spaziando fra centrocampo e attacco. Soluzione che ha funzionato a meraviglia. Tant'è che in Ungheria il tecnico ha voluto mantenere in campo Beltran nonostante l'ingresso di Bonaventura. Lo riporta il Corriere dello Sport.
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