Dopo aver sancito l'estraneità dai fatti contestati, l'invisibile macigno che faceva peso su Gudmundsson si è dissolto. Anche se l'islandese faceva comunque trasparire tranquillità nei suoi atteggiamenti. Come scrive La Nazione, Albert a Lecce potrà giocare con la mente libera. Se la preoccupazione era presente contro Lazio e Milan, ragionevolmente ancora non abbiamo visto il vero numero 10 viola. Certamente da questo momento difficile è riemerso ancora più forte di prima, anche mentalmente, pronto a dare il 100% sul campo da calcio. E potrà anche essere richiamato in Nazionale, dopo l'assenza da inizio anno causa processo. Adesso si darà il via alla vera e propria coppia d'attacco viola, quella formata con Kean.
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La serenità di Gudmundsson: svanito l’invisibile macigno. Testa a Lecce
Dopo essersi liberato dal grosso peso del processo, Gudmundsson è pronto a focalizzarsi al 100% sul lavoro con la Fiorentina
Una coppia che scoppia
—Hanno condiviso la musica prima dei rigori, nonostante l'inizio del percorso comune abbia lasciato pensare al contrario. Ma quando il chiarimento è istantaneo, un rapporto può decollare nella direzione auspicata. Evidentemente la questione legata agli undici metri ha sancito una solidità invidiabile, a contrario di quanto si pensava. Se poi Gudmundsson lavorererà, come Dodo, per mandare in gol Kean, Palladino può dirsi a buon punto. I presupposti ci sono tutti, ma adesso sono da tradurre in fatti concreti dentro il perimetro del campo.
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