La prima volta non si scorda mai. Ieri contro il Benevento Dusan Vlahovic ha realizzato la sua prima tripletta in carriera. E, come sottolinea il Corriere Fiorentino, lo ha fatto in soli 45 minuti. Per trovare un precedente analogo, bisogna scavare fino al 1964 quando Kurt Hamrin ne fece tre all'Atalanta in 25 minuti (più altri due nel secondo tempo). Come da tradizione, Dusan si è portato a casa il pallone, cimelio che non può mancare nella bacheca di un grande attaccante e adesso è il terzo serbo (dopo Ljajic e Milinkovic-Savic) ad andare in doppia cifra nel campionato di Serie A. Non solo: tra i giocatori nati dal 2000 in poi ha scavalcato Moise Kean (fermo a 11) e si è issato in seconda posizione dietro l'alieno Haaland.
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La scalata di Vlahovic (grazie a Prandelli). Solo Haaland meglio di lui
Undici gol sotto la sua gestione, solo uno con Iachini. Il serbo segna tre gol in 45 minuti come Hamrin
Il merito principale di questo netto balzo in avanti è suo ma - sottolinea il quotidiano - la regia è di Cesare Prandelli che ha saputo trovare la ricetta giusta. E adesso parlare di un giocatore esploso definitivamente non è più un azzardo. In un girone col tecnico di Orzinuovi, i gol sono undici (solo uno con Iachini) e il serbo è diventato titolare inamovibile. Ed oltre che in termini realizzativi, è cresciuto sotto il profilo dell'atteggiamento mentale e di tenuta nella partita.
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