Nonostante i quattordici mesi di inattività, ha convinto a pieno la dirigenza viola: sarà David De Gea il nuovo portiere della Fiorentina. Un colpo a effetto, nato da un'occasione di mercato e dalla volontà dello spagnolo di ripartire dopo un anno sabbatico. Il giocatore è atteso a Firenze nelle prossime ore. Il desiderio di rimettersi i guantoni di De Gea ha incontrato quello di Palladino, assecondato dalla dirigenza, di cambiare qualcosa in porta e il matrimonio si è definito in pochi giorni sulla base di un contratto annuale a 2 milioni più uno di bonus e opzione per la stagione successiva con eventuale aumento a 3 milioni più uno di bonus per l'annata 2025-2026. La strada per De Gea è stata intrapresa per una valutazione tecnica e per la necessità di fornire, oltre che a un bagaglio di esperienza pressoché illimitata, anche un fine palleggiatore in un ruolo in cui Palladino pretende velocità di pensiero e precisione coi piedi. Non sono piaciuti molto in questo mese di preparazione Pietro Terracciano e Oliver Christensen. Palladino ha riflettuto sul da farsi negli scorsi giorni e ha deciso di cominciare la sua rivoluzione dalla porta: il tecnico di Mugnano vuole riscrivere in toto le gerarchie del reparto, con De Gea a fare da tutor a Tommaso Martinelli, classe 2006 con una sola presenza coi viola, ma già battezzato come l'estremo difensore del futuro. Per farlo però deve però aspettare che si sblocchino le uscite. Lo riporta il Corriere dello Sport.
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La rivoluzione di Palladino parte dalla porta. De Gea sarà il tutor di Martinelli
Il Corriere dello Sport riporta i motivi della scelta di Palladino di affidarsi a De Gea e le cifre del contratto
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