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La Fiorentina suona senza Kean: la prima uscita dell’era Palladino

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L'analisi dell'amichevole tra Fiorentina e Fiorentina Primavera. La prima uscita dell'era Palladino
Redazione VN

Mezz’ora di gambe pesanti, di idee offuscate e di tante strigliate dalla panchina da parte di Raffaele Palladino. Ma poi la Fiorentina sprinta, stappa la sfida contro la Primavera con un uno-due micidiale nell’arco di pochi minuti quando era da poco passato il 30’ e fa sua (5-2) la prima amichevole di questa torrida estate, in un Viola Park finalmente arricchito da un numero di presenti degno di questo nome (circa mille i tifosi accorsi al Curva Fiesole). [LEGGI IL CALENDARIO COMPLETO DELLE AMICHEVOLI ESTIVE DELLA FIORENTINA]

A rubare gli occhi in apertura di gara sono state, in realtà, soprattutto le nuove maglie da gioco indossate dalla prima squadra e dall’Under-19 (bianca quella di Biraghi e soci, viola con la coccarda della Coppa Italia vinta ad aprile per gli undici di Galloppa) a conferma che i ritmi sul terreno di gioco sono stati più che mai blandi e che quella che poteva essere l’unica vera attrazione della partita (la presenza di Moise Kean dal 1’) è andata in fumo all’annuncio delle formazioni ufficiali, con il classe 2000 né in campo né in panchina per un programma di gestione concordata con lo staff medico (stessa sorte per Terracciano).


Per il resto, in avvio, errori da una parte e dall’altra e soprattutto l’incapacità di andare a concludere con precisione in porta. Un antico vizio che però, dopo mezz’ora di attesa, ha finito per andare in archivio grazie alle reti di Sottil e di Mandragora che, tra il 33’ e il 41’ hanno spinto alle spalle di Vannucchi due palloni che hanno riscritto la storia della partita. Da quel momento, nonostante il turnover totale della ripresa, la gara ha vissuto su ritmi molto più divertenti (complice la media età della prima squadra proposta nel secondo tempo che, eccezion fatta per Infantino, era composta solo da giovani che fino a picchi mesi fa militavano nel settore giovanile): prima Munteanu e Distefano (che impatto nel match!) hanno portato sul 4-0 la formazione di Palladino poi, dopo un gol di Trapani per la Primavera, ci ha pensato Rubino a siglare la «manita» che ha preceduto di poco la doppietta personale del classe 2006. Lavori in corso, ma intanto la Viola va.

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