Per il resto, in avvio, errori da una parte e dall’altra e soprattutto l’incapacità di andare a concludere con precisione in porta. Un antico vizio che però, dopo mezz’ora di attesa, ha finito per andare in archivio grazie alle reti di Sottil e di Mandragora che, tra il 33’ e il 41’ hanno spinto alle spalle di Vannucchi due palloni che hanno riscritto la storia della partita. Da quel momento, nonostante il turnover totale della ripresa, la gara ha vissuto su ritmi molto più divertenti (complice la media età della prima squadra proposta nel secondo tempo che, eccezion fatta per Infantino, era composta solo da giovani che fino a picchi mesi fa militavano nel settore giovanile): prima Munteanu e Distefano (che impatto nel match!) hanno portato sul 4-0 la formazione di Palladino poi, dopo un gol di Trapani per la Primavera, ci ha pensato Rubino a siglare la «manita» che ha preceduto di poco la doppietta personale del classe 2006. Lavori in corso, ma intanto la Viola va.
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