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Corriere Fiorentino
La prima stagionale al Franchi, ma soprattutto la prima assoluta per Christensen e Parisi e l’esordio (attesissimo) da titolare per Beltran. Tra le conferme invece, vale la pena soffermarsi su Arthur. Uno che andrebbe gestito con cura (e lo staff lo sta facendo) ma del quale evidentemente non si può già fare a meno. Ci ha messo 180’ insomma, a prendersi le chiavi di casa. Ma nel calcio, si sa, la parola tranquillità non esiste. Specie se si ha la tendenza a complicarsi la vita da soli. Basta pensare al 2-1 sostanzialmente regalato a Rafia, bravissimo a sfruttare una brutta palla persa da Arthur, che ha trasformato un secondo tempo che avrebbe potuto essere di gestione in una sofferenza prima e (col pareggio di Krstovic) in una beffa poi. E sarà anche colpa della stanchezza (il calo alla distanza è parso evidente) ma alla base c’è sempre quell’incapacità di percepire il pericolo e di leggere i momenti che già l’anno scorso era costata punti e (soprattutto) trofei. Lezioni che evidentemente non sono ancora state imparate a dovere ma che già giovedì, in un match senza appello, sarà bene stamparsi in testa. Lo riporta il Corriere Fiorentino.
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