La Gazzetta dello Sport in edicola oggi fa un passo indietro nel tempo e torna a dopo l'esonero di Beppe Iachini, a inizio novembre. Il primo nome che venne in mente alla dirigenza viola fu quello di Maurizio Sarri, ma il tecnico non gradiva la possibilità di subentrare a campionato in corso e non era convinto di rinunciare al suo contratto ancora in essere con la Juventus. Diversamente da Spalletti, però, Sarri non chiuse le porte per giugno 2021. Il Viola Park, la struttura dei sogni per chiunque, gioca un ruolo fondamentale nella vicenda, assieme al progetto triennale che Commisso sembra essere in grado di proporre.
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La Fiorentina ha gli argomenti per convincere Sarri, ma tiene vive le alternative
Il rientro in Italia di Commisso a fine marzo darà un giro di vite alla faccenda
Incognite e alternative
Eppure, la rosa avrebbe bisogno di una rivoluzione profonda, e nel frattempo potrebbe comunque arrivare a Sarri una proposta indecente da club più attrezzati. La Rosea ricorda che ormai l'allenatore toscano ha fatto il callo a vincere trofei... Per questo sono al vaglio anche le alternative: i nomi sono noti, da Gattuso a Italiano a De Zerbi, con Marcelino dell'Athletic Bilbao che piace ancora. Tramontato, invece, Ivan Juric dopo la scorsa estate.
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