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La Fiorentina alla ricerca di un successo europeo 63 anni dopo l’ultima volta

Redazione VN
Il Corriere dello Sport riporta dati e sensazioni dei tifosi viola in vista della finale di Conference League

L'attesa è (quasi) finita. Firenze e i tifosi viola stanno perfezionando i preparativi per seguire la partita allo stadio o davanti a uno dei numerosi maxi-schermi in città, dando il via all’esodo verso Atene: 9.000 saranno ad Atene, 30.000 al Franchi, 2.000 al Viola Park.

Firenze si fa in tre, ma anche in dieci e in cento, perché ormai la fibrillazione per la finale sta aumentando ogni ora che passa e il pensiero corre sempre lì. Il fatto che sia la seconda finale consecutiva non ha certo abbassato il livello di adrenalina e di partecipazione. C'è poi la rivincita da prendersi su Praga e sulla sconfitta patita contro il West Ham, che non smette ancora di fare male a distanza di dodici mesi, se possibile ha alzato i contenuti emotivi dell’attesa. E allora questo è già un buon motivo per accendere Firenze, tale e tanta è la voglia di mettere il nome Fiorentina lassù sopra a quello di tutti gli altri: un’eventuale vittoria sarebbe accolta come una liberazione, perché permetterebbe al club viola di riportare in bacheca un trofeo internazionale a distanza di 63 anni dall’ultima volta, e allora si trattava della Coppa delle Coppe 1960-’61. Lo riporta il Corriere dello Sport.