Plusvalenze, Figc ha fretta: fissata l’udienza. Juve a rischio retrocessione?

La giustizia sportiva s’è messa a correre. Appena poche ore dopo la decisione della procura federale di presentare istanza di revocazione in base alle carte giudiziarie di Torino dell’indagine “Prisma” sulla Juventus. La Gazzetta dello Sport racconta della decisione della Corte d’Appello che ha già fissato l’udienza. L’appuntamento è stato fissato per il 20 gennaio alle 12.30. Sarà come se nello stesso giorno si dovessero tenere l’udienza preliminare e il processo vero e proprio. Oltre alla Juventus ci sono altri 9 club: Sampdoria, Empoli, Genoa, Pisa, Parma, Pescara, Pro Vercelli e il vecchio Novara. Dal quadro precedente è assente il solo Napoli che non figura nelle carte di Torino.

Le ipotesi sulle richieste della procura

Ora tutta l’attenzione - scrive la rosea - si sposta sulle richieste sanzionatorie che formulerà il capo della procura Giuseppe Chiné. Replicherà ciò che chiese nei primi processi, multe e inibizioni per i dirigenti? O alzerà l’asticella sostenendo che le plusvalenze “artefatte”, sono state decisive per l’iscrizione al campionato tirando in ballo la possibilità di penalizzazione di punti e addirittura di retrocessione? La procura federale ha spiazzato in continuazione tutti i pronostici, ma - nota il quotidiano - sembra difficile che si possa arrivare a questo punto. Il processo del 20 gennaio sarà soltanto la prima tappa di un percorso giudiziario-sportivo che prevede altri passaggi cruciali. La procura federale ha infatti aperto un altro filone di indagine, quello sulle cosiddette partnership della Juve evidenziate dalle carte di Torino, le società che avrebbero costruito insieme con il club bianconero una sorta di “opacità” del sistema. Su questo fronte però l’istruttoria potrebbe essere ancora lunga e comunque l’eventuale processo dovrebbe partire dal primo grado. Infine, ma qui i tempi potrebbero allungarsi fino a primavera inoltrata, c’è il fascicolo sulle due “manovre stipendi”.