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Kubik: “A Barak ho raccontato la finale del ’90. Pradè, prendi Schick davanti”

Kubik
L'ex giocatore della Fiorentina, presente nel 90', quando la Fiorentina perse contro la Juve la finale di Coppa Uefa
Redazione VN

Lubos Kubik, 2 anni alla Fiorentina ha raccontato i suoi ricordi, al Corriere Dello Sport. In particolare si sofferma sulla finale nella sua Praga, e della finale del 1990, persa contro la Juventus. "Ho già parlato con Barak e gli ho spiegato cosa abbia voluto dire per Firenze perdere quella finale di 33 anni fa. Ricordo tutto come se fosse oggi… L’handicap più grande per noi fu il non poter giocare la gara di ritorno davanti ai nostri tifosi a Firenze. La Uefa optò per Avellino in virtù della squalifica del Franchi ma quando uscimmo sul terreno di gioco per riscaldarci trovammo uno stadio pieno quasi solo di tifosi della Juventus, che già ci aveva battuto all’andata 3-1. Stavolta però, a Praga, sarà tutto diverso». Kubik si è detto fiducioso sulla finale. Sottolinea come l'impianto sia moderno, ma con una capienza ridotta rispetto a quando giocava lui in quell'arena. Infatti sottolinea la penalità per 2 tifoserie così appassionate.

Vi state chiedendo se seguirà la finale a Praga? Ecco la risposta: "Nella mia casa, in Maremma. Mi trovo da qualche giorno in Italia per le vacanze e ne approfitterò per gustarmela in tv, sperando di far festa al 90’. Pensi che avevo già prenotato un volo Roma-Praga per assistere dal vivo alla partita ma non c’è stato modo di trovare un biglietto" Inoltre ha parlato del gioco della viola, che lo appassiona. Anche per i meriti, secondo lui di Italiano. Infine termina così su Barak e sul mercato ceco:


"Il suo inizio a Firenze non è stato facile: ambientarsi in una squadra che gioca per così tanti obiettivi, dove Italiano è stato costretto a fare turnover, non è semplice per nessuno ma penso che Tony abbia portato a termine un’annata buona. Impreziosita dal gol di Basilea che ha regalato alla Fiorentina la finale di Conference. Però non deve accontentarsi: Barak può dare di più e anche lui lo sa.  Credo però che dalla cessione di Vlahovic sia rimasto irrisolto il problema della prima punta e allora se posso suggerire a Pradè un nome mi permetto di fare quello di Patrik Schick, uomo-gol che che conosce già bene la Serie A: lui sarebbe perfetto per Italiano"

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