Christian Kouame ha concesso un'intervista sulle pagine dell'edizione fiorentina de Il Tirreno. L'ivoriano, classe '97, ha affrontato tanti temi, a partire dalla sua non scontata permanenza alla Fiorentina in estate. Scelta che ha ripagato lui, come Vincenzo Italiano che ha scelto di puntare forte sull'ex Genoa.
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Kouame: “Qui chiudo il cerchio, ora trascino la Fiorentina in Conference”
«Ho finalmente chiuso un cerchio» - esordisce, perché dalla Costa d'Avorio, il primo angolo d'Italia è stato Sesto Fiorentino. Oggi vestire la maglia viola vale di più. Quanto un gol alla Juventus: «La sera prima avevo visto gli occhi dei tifosi, volevo quella rete per loro: ci sostengono, ci incitano. E poi trasmettono una carica pazzesca». Una rete che voleva ad ogni costo, ecco perché è corso verso la Curva battendosi il pugno sul petto, sul giglio: «la mia risposta a chi si è domandato se fossi davvero un calciatore da Serie A».
La maglia viola e il riscatto a Firenze
—Kouame veste con orgoglio la maglia viola, la prima cosa che ha conosciuto appena arrivato in Italia, perché i compagni della Sestese erano tifosissimi. In quegli anni, c'era una squadra molto forte - ricorsa - «ci giocavano Borja Valero, Cuadrado. Gli piaceva vedere i calciatori giocare e osservare il trasporto della tifoseria dagli spalti. È convinto che sia stato il destino a riportarlo qui, perché sembrava tutto fatto per il suo passaggio in Premier, prima che cambiasse la prospettiva per due volte. Anche se ammette come all'inizio sia stato difficile, ma una volta rientrato dall'Anderlecht, la scorsa estate, ha pensato soltanto a riprendersi ogni cosa, a far diventare realtà quello che per mille motivi non si era mai verificato. Riconosce di aver sempre la fiducia incondizionata della società. Acquistato quando era ancora reduce dall'infortunio al crociato, il suo unico pensiero è stato ripagare questa stima. Non voleva e non poteva andarsene così: «Non avevo ancora fatto nulla» - chiosa. Un contratto ancora lungo, con l'opzione a favore della società fino al 2025. Lui non ci pensa, ha un solo obiettivo: dare il massimo.
Le sirene dalla Premier
—Il Brighton, in estate, ha fatto l'impossibile per prenderlo. «Non c'era solo il Brighton, le offerte erano davvero tante» .Fin dal ritiro di Moena, però, si è concentrato solo sul dare il massimo, per far vedere a Italiano che, forse, valeva la pena. Ha fatto di tutto per dimostrare il suo valore, per non lasciare niente di intentato. E poi la compagna stava aspettando il secondo figlio: lasciando Firenze avrebbe dovuto mettere in conto le difficoltà legate all'ambientamento, ripartendo da zero.
Il rapporto con Italiano
—Italiano lo ha messo in condizione di esaltarsi anche da esterno offensivo e lui ora dice: «sì, adesso mi piace stare lì». Si gode il momento, pensando solo a divertirsi, mettendo in un angolo anche il gioco sul numero dei gol stagionali da rincorrere. Guarda agli obiettivi di squadra Kouame perché «Possiamo scalare la classifica, ci basterà essere noi stessi. E poi voglio trascinare la Fiorentina il più avanti possibile in Conference».
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