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Kouamé il vero jolly di Italiano. E Infantino? Il grande rebus

Kouamé il vero jolly di Italiano. E Infantino? Il grande rebus - immagine 1
Alcuni giovani della Fiorentina sono riusciti a ritagliarsi un posto in questa prima parte di stagione, altri meno: vedi Infantino
Redazione VN

La filosofia di gioco, al di là delle questioni meramente tattiche, di Vincenzo Italiano è abbastanza chiara. Come scrive La Nazione, sono i numeri a certificare come il tecnico viola abbia fatto al momento scelte che possono suonare come promozioni o bocciature. Parziali o totali solo i prossimi appuntamenti potranno dirlo. In questa prima delicata parte della stagione si è puntato prevalentemente sui senatori. Le varie formazioni proposte in campionato e coppa hanno avuto una direzione abbastanza chiara: affidarsi ai veterani. Vero è che gli infortuni, più o meno gravi, hanno di fatto aperto le porte anche a chi partiva ’in seconda fila’. Kayode e Parisi, giusto per fare due esempi calzanti, sono stati bravi e abili a sfruttare l’occasione. Ma c’è anche chi, come Infantino, che invece è semi sparito dai radar viola. Probabilmente non da quelli di Italiano che ha avuto sempre parole al miele per il ragazzo di Rosario. Ma il suo percorso di crescita non si è tradotto in un impiego robusto. «Anche i tanti giovani ci possono aiutare, come Infantino, un calciatore davvero importante», diceva proprio l’allenatore della Fiorentina ad agosto, commentando il mercato. Probabilmente - la formula dubitativa è d’obbligo - il salto tra l’Argentina e l’Italia è più alto del previsto, come del resto ha confermato anche Beltran che ha maggiore esperienza del talento dell’ex Rosario Central, ma ha trovato le stesse difficoltà. Anche il recupero di Barak è stato un elemento di ulteriore ‘disturbo’. Entrambi in ogni caso stanno ’pagando’ la grande stagione di Bonaventura.

Già, Beltran e quindi l’attacco. Scorrendo i minuti di utilizzo del 9 e di Nzola si nota come Kouamé alla fine sia il vero jolly, capace di giocare al centro e sulle corsie. Se, infatti, Nico è di fatto insostituibile (ma gestibile), gli altri del reparto sono praticamente intercambiabili. Tranne Terracciano, se cambiamo ruolo, che ormai anche per questa stagione si avvia a ’schiacciare’ la concorrenza dell’altro portiere. Dopo Gollini, stavolta Christensen, impiegato con il contagocce, anche per infortunio. Chi è l’Ironman? Milenkovic. Almeno per i minuti. (VEDI I MINUTAGGI DI TUTTI I GIOCATORI VIOLA)


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