Su La Gazzetta dello Sportgrande spazio, e non potrebbe essere altrimenti, sulle dimissioni del CdA della Juventus. L’inchiesta Prisma, oltre alla Consob, è anche il motivo per cui Agnelli, Nedved e Arrivabene, tutti e tre indagati (in totale 15 persone più la Juventus, con le accuse di false comunicazioni sociali, ostacolo all’esercizio degli organi di vigilanza, aggiotaggio informativo e false fatturazioni per operazioni inesistenti) hanno "ritenuto opportuno rimettere al consiglio le proprie deleghe, considerata la centralità e la rilevanza delle questioni legali e tecnico-contabili pendenti".
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Juventus nel caos, il peso dell’indagine Prisma: ecco cosa rischia il club
Si è dimesso tutto il CdA bianconero
COSA RISCHIA LA JUVENTUS?
Per quanto riguarda l'indagine Prisma, i reati contestati sono: falso delle comunicazioni sociali, false comunicazioni rivolte al mercato, ostacolo all’esercizio delle autorità di pubblica vigilanza, aggiotaggio e uso di fatture per operazioni inesistenti. La Procura Figc ha chiesto gli atti ai pm torinesi, che sono da poco stati trasmessi. Ora il procuratore Chiné valuterà se ci sono gli estremi per far revocare la sentenza sportiva sulle plusvalenze (per cui la Juve è stata assolta anche in appello) e per l’apertura di un nuovo fascicolo sulle scritture private. Il club rischierebbe dall’ammenda ai punti di penalizzazione.
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