- Squadra
- Nazionali
- Calciomercato
- Statistiche
- Coppa Italia
- Social
- Comparazione Quote
- Redazione
GERMOGLI PH: 22 MAGGIO 2024
Tre anni fa il suo arrivo a Firenze fu annunciato sui social con un tweet. Era un periodo difficile quello: lo strappo con Gattuso e con Mendes, l’addio di Borja e Ribery, una squadra da ricostruire. E da quel grande caos sbucò un allenatore. La sua carriera fin lì aveva preso altre strade, la Fiorentina era un punto di svolta. Per accettare l’offerta di Commisso aveva strappato un contratto già firmato con lo Spezia. Un taglio netto per ricominciare altrove. E per sognare in grande. È un uomo ambizioso, Italiano. «Difendere bene, attaccare benissimo » è il mantra del suo calcio. Non ci ha messo molto a ribaltare lo scetticismo. Il primo anno i gol di Vlahovic lo hanno aiutato, e alla fine la Fiorentina è ritornata in Europa dopo cinque campionati di vuoto assoluto. La stagione delle due finali è storia nota, un piccolo capolavoro. E poi c’è oggi. Ancora una finale, ancora da favorito. La finale, appunto. La chiusura del cerchio di questi tre anni vissuti a tutta velocità. Non è banale quello che ha fatto Italiano. Senza un centravanti vero (il dopo Vlahovic non c’è mai stato) è riuscito a portare la Fiorentina a due finali europee consecutive. Prima di lui c’erano riusciti solo Sacchi, Scala, Capello e Lippi. Il presidente Rocco Commisso comunque sia prima di fare ritorno negli Stati Uniti tenterà nuovamente di convincere il tecnico di restare a Firenze. Lo riporta La Repubblica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA