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Corriere dello Sport
Così non si va da nessuna parte, s’è detto Italiano nell’intervallo e ha detto ai suoi, e allora dentro Arthur, Kouame e Barak, fuori Maxime Lopez, Sottil e Nzola, con Beltran rimesso a fare il centravanti nel 4-2-3-1: vecchia formula, stessi risultati, appena appena migliori soltanto perché Arthur ha il dna del gioco e lo trasmette agli altri, ma soprattutto perché il Verona gradualmente esce di scena e i cambi non lo aiutano. Annotati altra parata di Terracciano sul colpo di testa di Hien (24’) e ottimo intervento di Montipò (29’) sul sinistro al volo di Mandragora, il destino si compie al 33’. Ikoné rovescia a caso un pallone in area ospite, ci sarebbe un fallo di mano di Hien, ma Ferrieri Caputi non fa in tempo a fischiare (sempre se) che il pallone arriva a Beltran: una specie di rigore in movimento che tocca il tacco di Amione e si infila sotto la traversa. Dopo rimane un quarto d’ora di nulla e la Fiorentina festeggia la più insperata delle vittorie. Lo riporta il Corriere dello Sport.
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