La Nazione analizza dal punto di vista tattico la gara tra il Napoli e la Fiorentina. Italiano sceglie minime rotazioni conservative, per capire probabilmente le condizioni fisiche soprattutto di Bonaventura e Amrabat. La Fiorentina palleggia molto, per non farsi schiacciare e per allungare il Napoli che esce dalla trappola spostando a turno Anguissa e Demme sulle tracce di Bonaventura e di Amrabat. Il nazionale marocchino palleggia basso e gioca corto, gestendo e nascondendo il pallone. Ma il gioco sulle corsie è poco incisivo, come invece accade di solito. Dodo resta più cauto, per non farsi trascinare fuori zona da Elmas, mentre Nico Gonzales fa più fatica ad aggredire la corsia, spesso raddoppiato. L’episodio del rigore - quando la costruzione dal basso insistita genera qualche indecisione - scuote soprattutto la Fiorentina che prova ad alzare i giri del motore e a giocare più dentro la metà campo, esponendosi però alle verticalizzazioni per Osimhen e Kvara. Anche se la Fiorentina le difficoltà se le crea soprattutto da sola, come negli episodi dei due rigori. Infatti, quando può andare sulle fasce con decisione crea sempre qualcosa. Troppo poco però.
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Italiano punta sulla fisicità, ma la Fiorentina si crea difficoltà da sola
Anche se la Fiorentina le difficoltà se le crea soprattutto da sola, come negli episodi dei due rigori. Infatti, quando può andare sulle fasce con decisione crea sempre qualcosa. Troppo poco però.
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