Piano B
—Soluzione meno estrema, per così dire, è quella che rimanda al 4-3-2-1, perché intanto in fase difensiva si rifà alla linea a quattro che era e rimane l'elemento di maggiore continuità tattica di queste tre stagioni: tre centrali per due posti nel mezzo, due coppie di terzini (Faraoni-Kayode-Dodà a destra e Biraghi-Parisi a sinistra) che possono alternarsi in base ad avversario e partita, e nulla cambia. Qualcosa invece cambierebbe a centrocampo, ma per tornare alla prima versione di Fiorentina made in Italiano con il regista e i due interni, quindi tutto liscio sotto il profilo dei concetti da mandare a memoria. Anzi, con questo schieramento avrebbe più possibilità di spazio Bonaventura - che ora da trequartista è chiuso da Beltran - proprio da interno come lo è stato nel primo anno insieme in viola con lo stesso Italiano: e come allora tornerebbe di moda e d'attualità il tridente in attacco, seppur con una disposizione differente per ovviare all'esiguità di risorse sulle ali. Belotti sempre riferimento offensivo con la coppia argentina Beltran-Gonzalez alle spalle del centravanti ex Roma e libera di muoversi su tutti gli ultimi 30/35 metri di campo. Qualcosa Italiano sta “inventando” per ridare brillantezza alla Fiorentina.
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