Il Corriere Fiorentino analizza tatticamente la partita della Fiorentina contro la Lazio. Italiano si è schierato con il suo fidato 4-3-3 in grado di esaltare al meglio gli interpreti. Il modulo con Amrabat perno del centrocampo e le due mezzali si è rivelata la soluzione migliore per far giocare insieme Bonaventura e Barak (due che possono stare anche dietro le punte), cioè i centrocampisti viola più tecnici insieme a Castrovilli, che per l’appunto si troverebbe più a suo agio a giocare in un 4-3-3 invece che nel 4-2-3-1.
Corriere Fiorentino
Italiano il camaleonte: 29 formazioni in altrettante partite
(...) La formazione dell’Olimpico è stata anche l’ennesimo tentativo di Italiano di schierare il miglior undici possibile, una filosofia che l’ha sempre contraddistinto in carriera. E Firenze non fa eccezione. Un moto perpetuo che lo ha portato a cambiare, finora, 29 formazioni in altrettante partite, senza mai confermarne una. Spinto pure dalla volontà di coinvolgere tutti i ragazzi a disposizione, come conferma il recente utilizzo di Ranieri o di Bianco, e di dare davvero spazio a chi se lo è meritato con il lavoro in settimana, o comunque è parso più in forma degli altri. Le ragioni di queste rotazioni, che hanno portato la Fiorentina a cambiare interpreti continuamente, sono dovute anche ad altri fattori. L’aggiunta di una competizione europea, per esempio, che ha intasato ancora di più un calendario mai così fitto per via del Mondiale invernale.
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