- Rosa ACF
- Esclusive
- Calciomercato
- Statistiche
- Stampa
- News viola
- Radio e tv
- Giovanili
- Altre news
- Video
- Redazione
MILAN, ITALY - NOVEMBER 13: ACF Fiorentina coach Vincenzo Italiano shouts to his players during the Serie A match between AC Milan and ACF Fiorentina at Stadio Giuseppe Meazza on November 13, 2022 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Chi l’ha sentito giura che ieri fosse ancora lì, con la testa a San Siro e a quei maledettissimi ultimi minuti. Così il Corriere Fiorentino ricostruisce le ultime ore di Vincenzo Italiano. Per chi è ossessionato dal proprio lavoro una sconfitta come quella di domenica è una ferita che continuerà a tormentarlo a lungo. La Fiorentina ha salutato il 2022 con un k.o. che l’ha fermata proprio sul più bello, mandandola in vacanza con un forte senso di frustrazione. A proposito, in molti s’interrogano su chi trarrà giovamento da questa sosta e su chi, al contrario, rischia di venirne penalizzato.
La squadra stava vivendo un gran periodo di forma e facendo due chiacchiere con gli addetti ai lavori si scopre che in questo periodo tutti avrebbero fatto volentieri a meno di doverli affrontare. Da questo punto di vista insomma, è evidente che la pausa suoni come una specie di beffa. Perché spezza un ritmo finalmente positivo e perché al contrario tante altre squadre (e il Milan visto domenica ne è stata la più evidente delle conferme) stavano iniziando a pagar dazio alla stanchezza. La Fiorentina no. Eppure, in questi mesi, nessuno in Italia ha giocato tanto quanto lei. Dalla gara d’esordio in campionato del 14 agosto scorso contro la Cremonese, al match di domenica in casa del Diavolo: 91 giorni e, tra serie A, playoff e girone di Conference League, 23 partite. Una ogni 3,95 giorni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA