Nel mondo ideale di Vincenzo Italiano la Fiorentina, ormai si sa, dovrebbe «difendere bene, e attaccare benissimo». E almeno per larga parte della stagione - nota il Corriere Fiorentino - i numeri sono stati specchio fedele della filosofia del mister. Da qualche tempo però, qualcosa è cambiato. Certo, la parola d’ordine resta la stessa: coraggio. Mai si vedrà una squadra che aspetta l’avversario, lasciando agli altri il controllo del gioco. L'ennesima riprova si è avuta nella partita con l’Empoli: 23 tiri e addirittura 19 occasioni da gol create. Il problema però è che di quelle 23 conclusioni soltanto 11 sono finite nello specchio della porta. E una soltanto si è trasformata in gol. Si torna sempre a quella cronica incapacità di concretizzare l’enorme mole di gioco costruita.
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Italiano e la metamorfosi viola: l’altra faccia della medaglia
La Fiorentina fatica a segnare più di un goal per gara, ma la fase difensiva da inizio stagione non aveva mai funzionato così bene
Nonostante queste difficoltà, la Fiorentina sta continuando a correre. L'altra faccia della medaglia è la fase difensiva che da inizio stagione non aveva mai funzionato così bene. E così, dopo aver vinto una sola partita per 1-0 nelle prime 25 giornate (a Udine), gli ultimi tre successi al Franchi sono arrivati tutti così: 1-0 all’Atalanta, 1-0 al Bologna e 1-0 all’Empoli. Una specie di rivoluzione per chi invece, nella prima parte del campionato doveva sempre segnare almeno due gol per riuscire a vincere.
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