L'edizione di oggi de La Nazione pone l'accento sul lavoro svolto da Vincenzo Italiano in questi primi mesi da allenatore della Fiorentina. Servivano i risultati per dare ancora più forza e credibilità alle sue parole, ora ci sono anche quelli. Il tecnico viola ha trovato macerie ma è riuscito a ricostruire dando rinnovata fiducia ad un gruppo devastato da due anni di insuccessi.
La Nazione
Italiano e la lezione di democrazia: addio alle seconde linee
La legge di Italiano. A Bergamo, senza distinzione di ruoli sono rimasti fuori i nazionali arrivati proprio a ridosso della partita
Patti chiari e amicizia lunga, con la Promessa delle Promesse scandita nello spogliatoio a Moena: "Per me siete tutti uguali. E gioca chi si impegna, fa gruppo e si allena come dico io". Si vabbè, avrà pensato qualcuno, tanto io me ne vado. E invece... E invece uno come Milenkovic ha cambiato idea e come lui in tanti hanno ritrovato fiducia. E poi sono arrivati i fatti, la Fiorentina è tornata squadra e a Bergamo Italiano ha dimostrato che sa rispettare le regole: senza distinzione di ruoli sono rimasti fuori i nazionali arrivati proprio a ridosso della partita, Terracciano ha sostituito Dragowski, Duncan ha giocato al posto di Castrovilli, Sottil ha riempito la zona di Gonzalez. E la Fiorentina è stata più gruppo che mai festeggiando anche la scomparsa delle «seconde linee».
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