E poi l’email inviata dai palestinesi: 'Riconosciamo l’importanza vitale di coltivare il potenziale dei bambini e dei giovani, soprattutto in tempi così difficili. Mentre Gaza affronta una tragedia umanitaria, l’importanza di fornire ai nostri giovani spazi sicuri e opportunità di crescita diventa ancora più fondamentale. Alla luce delle circostanze attuali, ci impegniamo a offrire il campo dedicato ad Astori e a sostenere le attività sportive che promuovano il benessere fisico, la resilienza e il senso di comunità. Lo sport è un potente strumento di guarigione, di unità e sviluppo e con questa iniziativa miriamo a fornire uno sbocco ai giovani per esprimersi, apprendere competenze di vita e costruire un futuro più luminoso. Invitiamo la nostra comunità e gli amici internazionali a unirsi in questa impresa, a essere solidali con i nostri bambini. Insieme, possiamo garantire che la speranza e le opportunità continuino a prosperare. Il Comune di Betlemme ringrazia la famiglia Astori, Assist for peace, Scolari, la Fiorentina e il Cagliari, rimanendo saldo nel suo impegno per il benessere dei giovani: continuerà a investire in iniziative che promuovano la pace, la speranza e la crescita per tutti. Lo sport oltre il muro'.
'Sembra un miracolo, di questi tempi - ha detto Luca Scolari a Tuttosport -. Voglio pensare che Astori stia difendendo queste oasi nelle due città. Era un difensore quando giocava, adesso lo è della speranza su questi due campi. E anche nei cuori degli sportivi, invocando la pace per quelle terre tanto martoriate'".
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