I motivi di questa scelta
—I tanti impegni. Il primo motivo è tanto ovvio quanto importante. Tutti si augurano che anche quest’anno la Fiorentina sia «costretta» a giocare ogni tre giorni il più a lungo possibile e per farlo senza pagare troppo dazio, in termini di punti in campionato, serve una rosa con più titolari possibili. Da questo punto di vista Colpani rappresenta un enorme salto di qualità, perché permetterebbe a Gonzalez (che tra l’altro ha spesso problemi fisici) di rifiatare senza che il livello scenda troppo. Caratteristiche diverse. L’ex Monza ha qualità rare nel calcio fisico e muscolare di oggi e praticamente uniche all’interno della rosa della Fiorentina. Nessun altro, infatti, tra i giocatori a disposizione di Palladino ha la sua capacità di giostrare tra le linee e, soprattutto, di servire passaggi in verticale. Lo sapeva fare Bonaventura anche se, rispetto a «El Flaco» («Il Magro», così viene chiamato Colpani), Jack portava di più il pallone. E poi ha gol nelle gambe e sa tirare dalla distanza. Roba (quasi) mai vista nelle ultime stagioni e che quando si affrontano difese chiuse in un blocco basso può fare tutta la differenza del mondo.
Modulo iper offensivo. «Partiremo dal 3-4-2-1 ma non metteremo da parte il 4-2-3-1» disse Palladino il giorno della sua presentazione e l’arrivo di Colpani va esattamente in quella direzione. Ci saranno partite, soprattutto in casa, nelle quali il tecnico potrebbe schierare una formazione iper offensiva, con Nico, Colpani e uno tra Beltran e Sottil alle spalle di Kean. Un progetto molto ambizioso ma che, stando a quanto filtra dal ritiro viola, stuzzica parecchio il palato del mister. Sono questi insomma alcuni dei motivi (oltre alla formula e all’ottimo rapporto qualità prezzo) che hanno spinto tecnico e società a far di tutto per portare Colpani in viola sperando che tra qualche settimana non ci sia da ripartire da capo per cercare il sostituto di Gonzalez.
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