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Tuttosport
Il vescovo di Livorno e grande amico di Massimiliano Allegri, Simone Giusti, ha parlato ai microfoni di Tuttosport della partita in programma domenica sera al Franchi tra Fiorentina e Juventus. Queste le sue parole, con tanto di raccomandazione per Vlahovic:
Come è nata la mia passione? Da bambino, in una famiglia tutta juventina. Quando ero piccolo simulavo la partita con le figurine Panini mentre ascoltavo la radio. Poi con i miei amici andavamo al bar del paese per vedere la partita in tv. Il proprietario era tifoso della Fiorentina e si ricreava un clima da stadio prendendosi in giro. In Toscana il campanilismo è forte e da noi pur essendo in provincia di Pisa non c’è grande rivalità con il Livorno, ma con la Fiorentina sì. A Massimiliano ho detto che per noi gobbi battere la Fiorentina vale doppio, ma è lo stesso per i tifosi viola. Giocatore preferito oggi? Chiesa, mi piace la sua voglia di lottare, anche contro gli infortuni che lo hanno frenato fino a ora. Il Fiorentina-Juventus più bello? Ero bambino. Mio padre è ingegnere e negli anni Sessanta aveva progettato la casa a un dirigente della Fiorentina con cui nacque un’amicizia. Ci invitò a vedere Fiorentina-Juve al Franchi, ricordo l’ingresso in auto dentro lo stadio, le poltroncine della tribuna d’onore... una cosa mai vista. Mio padre si era raccomandato: “Qualunque cosa accada stai zitto e non tifare Juve”. Ci riuscii fino all’ultimo: calcio d’angolo di Cinesinho e De Paoli la buttò dentro. Esultai in modo istintivo e irrefrenabile, mio padre mi avrebbe sotterrato... Il più brutto? Tutte le sconfitte, per uno juventino toscano è il vero derby. Ma lo ripeto, sempre in un contesto di amicizia: il calcio deve unire, non dividere. Negli stadi non dovrebbero nascere tensioni, né entrare la politica, come a volte succede. Che partita mi aspetto? Una partita tattica, con una Fiorentina arrembante... e poi un passaggio da centrocampo per Vlahovic, che segni il gol dell’ex.
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