“Il turnover non ripaga. Con il Basilea serve una Fiorentina protagonista”

Cosimo Zetti commenta la sconfitta della Fiorentina contro il Napoli sulle pagine della Nazione. Ecco il suo pensiero:

Napoli, l’atmosfera, la voglia di festeggiare lo scudetto in casa e la testa forse già proiettata alla semifinale di andata di Conference League. Sono probabilmente questi i motivi alla base della sconfitta del Maradona, una sconfitta che poteva anche starci, ma che, arrivati a questo punto, non deve lasciare strascichi nella testa dei giocatori. Peccato, perché non perdere avrebbe significato consolidare il terzo posto e non farsi trovare impreparati in caso di ulteriori ribaltoni della giustizia sportiva. Il turnover di Italiano, indispensabile in ottica coppa, non ha dato i frutti sperati. Terracciano ha sbagliato e poi si è riscattato parando il rigore, ma con il trascorrere dei minuti la Fiorentina è pian piano uscita dalla partita. Male Gonzalez (da lui ci aspettiamo sempre qualcosa in più), male anche Sottil, Amrabat sottotono e difesa non proprio irreprensibile. Eppure c’è stata la sensazione che potesse andare in maniera diversa perché il Napoli, almeno fino all’ingresso in campo di Kvaratskhelia, non ha mai spinto con cattiveria sull’acceleratore. E non è un caso se il secondo rigore, (quello segnato da Osimhen) sia nato proprio da un’invenzione del fantasista georgiano. Resta un pizzico di amaro in bocca, probabilmente abbiamo perso un’occasione. Ma se nel catino del Maradona abbiamo interpretato il ruolo dello sparring partner, dell’ospite imbucato e non pagante, giovedì sera, contro il Basilea, ci sarà da cambiare copione e tornare al ruolo da protagonista. Niente errori, niente distrazioni, guai ad abbassare la tensione proprio ora. Farsi sfuggire l’occasione Conference o quella della Coppa Italia, sarebbe davvero imperdonabile. Sarebbe come apparecchiare e non mangiare, come andare a Parigi non visitare il Louvre. Chiudiamo subito il capitolo Napoli e sogniamoci le coppe