Il Corriere Fiorentino ha intervistato il manager fiorentino Maurizio Manetti, direttore in California del nuovo SoFi Stadium, che ospiterà i Mondiali di calcio 2026, il prossimo Superbowl e le cerimonie di apertura e chiusura dei giochi Olimpici del 2028: "Non conosco personalmente Rocco Commisso, ma vedo che si sta scontrando con la nostra mentalità e non solo. Qui i progetti se sono sostenibili vengono realizzati. Da noi devi sfidare le istituzioni, la burocrazia è sempre un ostacolo. Credo che se considererà la Fiorentina un investimento prima o poi non ne potrà più, se invece la vivrà come un hobby allora potrà restare".
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Il manager: “Commisso resta solo se vede la Fiorentina come un hobby”
Da Firenze alla California, Maurizio Manetti parla delle differenze tra Italia e Usa in termini di profitto e stadi
Nel complesso però - spiega Manetti - Commisso ha poche colpe, bensì le hanno gli uomini di cui si è fidato. Non un presidente mecenate, ma nemmeno un uomo che punta solo al profitto: "Attenzione, dai tifosi il guadagno non è visto come un demonio. Quando si sottoscrive un abbonamento, si diventa soci del club a tutti gli effetti. L'approccio alla partita è diverso, se i prezzi aumentano ogni anno gli spettatori pagano senza farsi troppi problemi".
E anche lo stadio è vissuto in maniera diversa: parcheggi con i grill, merchandising, niente bancarelle con i prodotti contraffatti: "Ci si va quattro ore prima, l’investitore ci guadagna e si diverte, è un circolo virtuoso".
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