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Il dott. Corrado: “Miocarditi? Il recupero richiede mesi. Occhio alle cicatrici”

professor Domenico Corrado
La Nazione in una lunga intervista con il dottor Domenico Corrado ha messo sotto una lente d'ingrandimento le miocarditi. Malattia che Bove aveva avuto nel post Covid del 2020
Redazione VN

La Nazione ha intervistato il dottor Domenico Corrado, direttore dell'Unità operativa delle Cardiomiopatie genetiche e cardiologia dello sport e del master nazionale di Cardiologia dello sport all'Università di Padova, uno dei massimi esperti a livello mondiale. Era stato lui a fare la consulenza richiesta dalla procura nel processo al medico sportivo che concesse l'idoneità a Davide Astori:

Qualcosa può sfuggire ai controlli? In Italia dal 1982 esiste una legge che rende obbligatorio lo screening sistematico su chiunque eserciti attività agonistica. Una legge unica al mondo. Solo in Israele ne hanno una simile anche se non viene applicata con la stessa sistematicità. Le maglie sono strettissime. Ciò non significa che qualcosa possa sfuggire. Le patologie più insidiose da individuare? Alcune congenite o genetiche. In dei casi o hai sintomi oppure può sfuggire. Tipo l'anomalia congenita di origine delle coronarie che no dà alterazione all'elettrocardiogramma. Dopo un'aritmia ventricolare è possibile tornare a giocare a calcio? Se si tratta di un'aritmia simile a quella avuta da Eriksen, è un grave segnale da allarme. E' fondamentale capire se è un caso isolato o è determinato da altre patologie. Dopo 3/6 mesi l'atleta sarò rivalutato e dai test si potrà capire quali sono le patologie e i rischi. Un'aritmia ventricolare ha caratteristiche che fanno pensare che possa ripetersi. Il recupero da miocarditi è completo e come avviene? L'infiammazione tende a guarire. La risonanza magnetica permette di seguire l'evoluzione del processo infiammatorio. Generalmente il recupero è completo, ma richiede anche mesi. Importanti sono le conseguenze delle miocarditi, perché una cicatrice molto estesa può alterare la funzione cardiaca e compromettere la ripresa dell'attività agonistica. Dopo un arresto cardiaco non è possibile tornare a giocare in Italia. L'impianto del defibrillatore infatti è abbastanza sicuro, ma non al 100%. All'estero può giocare perché le regole sono meno stringenti rispetto all'Italia


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