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La Nazione

“Il braccino viola e Sottil come un assetato che cerca acqua. E la Cremonese…”

Redazione VN

Il commento semiserio sulla settimana appena trascorsa, che ha messo alla prova le coronarie dei tifosi viola al Franchi e alla tv ierilaltro

Come ogni sabato vi proponiamo un passaggio di "Rock & Gol" di Benedetto Ferrara, in edicola sulle colonne de La Nazione:

"Chi poteva ridare colore ai volti impauriti del popolo del Franchi? Chi, se non un giocatore in cerca di se stesso dopo tanta sfortuna, uno che cercava un gol come un assetato cerca una fontana e un tifoso qualsiasi cerca un parcheggio per andare al Franchi? Già, Riccardo Sottil era l’uomo giusto per uscire da quel buio improvviso e inaspettato. Bravo lui e bravo Castrovilli, altro ragazzo in cerca della propria identità dopo mesi senza calcio. Sceneggiatura perfetta, quasi hollywoodiana, che ha permesso agli amanti del viola di passare dal terrore alla gioia senza neanche passare dal via. Tutto in pochi minuti. Tutto in apnea. Tutti in semifinale. Felicità. Certo che la lezione del Braga non era servita. Più soft, meno suspance ma comunque qualche momento di ansia non era mancato neanche lì. Insomma, è un classico: quelli che hanno incassato in casa quattro gol che se la giocano non avendo niente da perdere e te che non sai bene come prenderla perché in fondo pensi che comunque hai già preso il largo. Nel tennis si chiama “braccino”, ovvero assenza di adrenalina, di concentrazione, uno stato d’animo che poi diventa paura, poi terrore, quindi l’idea del fallimento davanti alla tua gente. Niente di tutto questo. Da lì in poi qualcuno deve aver pensato: ma noi siamo la Fiorentina, proviamo a giocare da Fiorentina. E così è arrivato il lieto fine. Undici Cabral, di quello abbiamo bisogno. Niente è scontato, nessun pallone deve andare perduto. Lottare. Sempre. Scrivetelo sul muro dello spogliatoio. Fra poco c’è la Coppa Italia e un’altra vittoria in trasferta da trasformare in finale. Non c’è altro da dire".