Ikoné questa sera vivrà una serata da protagonista, nel bene o nel male: molto del suo futuro dipenderà da questa gara
L’unica certezza sugli esterni di stasera, un po’ meno del calciomercato di gennaio. Jonathan Ikoné vivrà il suo Fiorentina-Bologna diviso a metà: per Italiano sarà intoccabile, anche complici le assenze di Sottil, Gonzalez e Kouamé, per la società un calciatore non incedibile, pure in questa sessione invernale. Se arriverà l’offerta giusta infatti, come scrive La Repubblica, anche Jorko potrebbe salutare Firenze o potrebbe essere usato come contropartita in qualche trattativa, magari proprio con il Bologna. Qualche giorno fa dall’Emilia erano certi di un’offerta dei viola ai rossoblù che prevedeva la cessione di Ikoné in cambio di Karlsson, altro esterno sondato in estate ma poi approdato alla corte di Thiago Motta con maxi investimento — più di dieci milioni — da parte di Sartori. In realtà, la società ha sempre smentito tale ipotesi ma non ha mai dichiarato Ikoné incedibile e in settimana ne parlerà con l’agente, Andy Bara, lo stesso di Brekalo. L’ipotesi Bologna era spuntata anche per il gradimento dello stesso Motta, che conosce Ikoné e ne apprezza le qualità dai tempi delle giovanili del Paris Saint-Germain.
Titolare nonostante le voci di mercato
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Al di là dei rumors c’è però un campo che vede il francese protagonista, un po’ per merito, ma soprattutto per necessità: dei laterali a disposizione di Italiano Ikoné è rimasto l’unica certezza, pur con un rendimento spesso al di sotto della sufficienza e una fase realizzativa non al top, che in due anni di Fiorentina recita soli 9 gol in 90 partite complessive. Jorko segna praticamente una volta ogni dieci gare, troppo poco per un allenatore che vorrebbe almeno dieci gol dal suo tridente titolare, esterni compresi. Ecco quindi che contro il Bologna ci sarà una nuova occasione, in una competizione che per Ikoné è stata croce e delizia: due anni fa, dopo pochi giorni dal suo arrivo a Firenze, un’azione meravigliosa nella semifinale di andata con la Juventus si fermò sull’incrocio dei pali, e grida ancora vendetta. Lo scorso anno un suo sinistro strozzato ma efficace consentì ai viola di superare il Torino ai quarti per 2- 1 e di lanciarsi verso la semifinale con la Cremonese. La speranza è che un anno dopo Jorko sia ancora decisivo in Coppa e che lanci i viola verso la terza semifinale consecutiva, impresa non sempre riuscita nella storia. A Reggio Emilia ha fatto vedere tutto il suo campionario, in positivo e negativo: un primo tempo scialbo, con zero iniziative e pochissime occasioni e una ripresa dove con due tiri in porta è stato tra i più pericolosi.