Jonathan Ikone vuole tornare l'esperto che è stato campione di Francia qualche anno fa. Lo riferisce questa mattina a L'Equipe
Questa mattina in vista della finale di Coppa Italia il prestigioso quotidiano francese L'Equipe ha intervistato Jonathan Ikoné. Ecco le sue parole
Queste finali rafforzano la tua scelta di carriera?
E' una scelta che avevo fatto guardando le partite della Fiorentina, avevo visto che era una squadra alla ricerca di qualcosa nel gioco, ambiziosa da questo punto di vista, avevo immaginato come avrei potuto migliorare lì. Che funzioni o no, l'importante è aver sentito qualcosa, così, non ho nessun rimpianto. Io, avevo avuto un presentimento, se non mi fossi lanciato, nessuno l'avrebbe fatto al mio posto.
Cosa succederà in caso di vittoria
Se vinceremo entrambe le Coppa sarà una cosa enorme. Se ne vinceremo una, va bene. Se torniamo a casa senza niente, avremo comunque dato tutto. Italiano Utilizza molte tattiche e sessioni video e sai sempre cosa ti aspetta, sei avvertito, pur avendo la libertà di improvvisare palla al piede. Questo vale per tutti gli allenatori in Serie A, perché tutti i terzini sinistri che incontro sanno cosa farò.
Cosa è cambiato rispetto al Lille
Stavo giocando al numero 10. A Firenze, sono per lo più ala destra, mi ero già evoluto in questa posizione da giovane. A volte si gioca in 4-2-3-1 ma il numero 10 in Italia è un centrocampista, quindi sono meno portato a giocarci. La cosa più differenze sono i lanci in profondità, prima mi piaceva avere la palla tra i piedi, cosa che ho dovuto variare. La seconda cosa è il numero delle gare, qui si gioca e si corre più che in Francia.