Si è affermato a piccoli passi, fino a divenire un pilastro della difesa viola. Così La Nazione a proposito di Igor che si è guadagnato il posto da titolare a fianco di Milenkovic. Nelle ultime uscite - Spezia, Atalanta, Juventus, Verona e Bologna - il brasiliano e il serbo hanno eretto un muro a protezione di Terracciano. Il centrale verdeoro è stato l'ombra di Vlahovic, oscurando il suo ritorno al Franchi. Non solo: perché anche contro l'Atalanta non ha sbagliato niente. Italiano - si legge - ha lavorato con lui soprattutto dal punto di vista dell'attenzione. In questa stagione ha messo insieme 33 presenze, 17 da titolare. Da febbraio in poi la svolta, con il tecnico gigliato che non ci ha più rinunciato, a costo di chiedergli gli straordinari. Nella gara col Bologna è stato il secondo per passaggi riusciti (47), dietro al solo Torreira. E il migliore in assoluto per palloni recuperati, dieci.
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Igor, il gigante buono che si è preso la difesa viola
Igor si è guadagnato il posto da titolare a fianco di Milenkovic: da febbraio Italiano non ha più rinunciato al centrale brasiliano
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