Un concerto riesce fino in fondo solo se l'intera orchestra dà il proprio contributo. Certo, se così non fosse, sarebbero bastati gli assoli di Ribery, Chiesa e Castrovilli ad aver ragione di un'Inter ancora imballata. Il numero 10 un anno fa trafiggeva il Milan per il suo primo gol in A, ieri si è ripetuto, quasi come se San Siro lo ispirasse: lancio di 50 metri, corsa a perdifiato verso l'area, palla in buca d'angolo. Non che la sua prova fino a quel momento fosse stata da applausi, esattamente come una settimana fa contro il Torino. E che dire di Chiesa? Il lavoro che Iachini gli chiede è massacrante, eppure il Fede visto ieri è un patrimonio per questa Fiorentina. Il ragazzo si sente sacrificato, ma non fa una piega e corre per la sua squadra. Sembrava una serataccia pure per Ribery, il peggiore contro il Torino e nei primi 45' di ieri. Eppure San Siro, alla fine, lo ha acclamato come un anno fa: merito di un secondo tempo da alieno. Una gran bella esibizione per i tre tenori. Purtroppo inutile.
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I tre tenori non bastano, l’orchestra viola stecca sul palco della Scala
Il punto di vista del Corriere Fiorentino
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