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I primi due anni dell’era Commisso: com’è cambiato il monte ingaggi

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L'analisi sul monte ingaggi della Fiorentina i primi anni dell'era Rocco Commisso
Redazione VN

Com'è cambiato il monte ingaggi viola? A proposito dell’anno “zero”, la proprietà americana si presentò subito con un colpo a effetto: Franck Ribery che concluse la sua lunga avventura al Bayern Monaco accettando la proposta della Fiorentina da 4 milioni netti a stagione. Il francese è in assoluto il calciatore più pagato della gestione Commisso, quando la forbice con chi condivideva il podio assieme a lui era molto ampia. Federico Chiesa percepiva 1,7 milioni e Milan Badelj 1,5. Allora le speranze di realizzare uno stadio di proprietà erano intatte, dunque non si badava a spese come dimostrò la sessione di mercato invernale da circa 80 milioni. 

Nel secondo anno il monte ingaggi passò a 28,7 milioni, con Ribery che fu timidamente “incalzato” da un José Maria Callejon preso come rimpiazzo di Federico Chiesa, nuovo tesserato della Juventus. All’ex Napoli furono garantiti 2,2 milioni di euro. Dietro di lui Sofyan Amrabat, Giacomo Bonaventura e Patrick Cutrone a quota 1,5. La stagione non fu idilliaca, tanto che Giuseppe Iachini fu rimosso dal suo incarico e sostituito da Cesare Prandelli, che a sua volta mollò alla ventottesima giornata propiziando il ritorno dello stesso Iachini. Nel frattempo fiorivano difficoltà logistiche e malumori per lo stadio.

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