Questa mattina sul Corriere Dello Sport troviamo un approfondimento legato a Rocco Commisso. Il patron viola, infatti, è arrivato in questa vigilia di Natale a 200 giorni esatti alla guida della Fiorentina, trascorsi da quel 7 giugno in cui acquistò ufficialmente il club. Se volessimo tracciare un primo bilancio della sua esperienza viola, però, non tutto è sembrato andare secondo il suo volere.
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I primi 200 giorni di Commisso: tanto entusiasmo, pochi risultati. E il capitolo infrastrutture…
Un primo bilancio dell'esperienza in viola del Tycoon americano
Spicca l'ottimo rapporto con la città, un feeling ricostruito in men che non si dica dopo l'era Della Valle e la spaccatura piena, grazie al suo carattere e alla figura di Barone, molto amato dalla piazza. Nessun volo o promessa sul campo, almeno per questa stagione, ma probabilmente nemmeno lui si sarebbe aspettato questi risultati. E l'esonero di Montella - che lui ha sempre tenuto come atto estremo - è il punto più basso, culminato nel saluto di ieri sera a Beppe Iachini, ufficialmente nuovo tecnico viola. 200 giorni fa il tycoon aveva poi avuto le idee chiare su Chiesa, blindandolo da ogni sirena di mercato. Il patron è ancora in attesa del vero Federico, così come del vero Ribery, il colpo a effetto dell'estate.
Non da meno il capitolo infrastrutture: Rocco lo ha sempre tenuto in considerazione fra le principali priorità del suo percorso, ha acquistato i terreni a Bagno A Ripoli per il nuovo centro sportivo, mentre sullo stadio siamo ancora in alto mare: anche l'incontro di ieri ha portato a nuove idee che di certo non aiutano a snellire i tempi. Insomma, Commisso ha iniziato con il piede giusto ma dovrà ancora sistemare diverse cose prima di poter finalmente vedere la sua Fiorentina esultare.
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