Le parole dell'ex viola Vincenzo Guerini in merito alla finale di Conference League e il grande lavoro svolto da Italiano
L'ex viola Vincenzo Guerini, intervistato nello speciale de La Repubblica per la finale di Conference League della Fiorentina, ha ricordato quella finale di Coppa Anglo-Italiana del 1975 tra i viola e il West Ham. "Del gol segnato in quella finale mi ricordo poco, nemmeno come entrò il pallone. Purtroppo uno dei gol più importanti della mia carriera fu cancellato dal brutto incidente in macchina a novembre, che mi fece finire in ospedale e saltare la partita di ritorno". L'ex viola fa anche un confronto con quello che era il calcio di allora con quello di adesso. "Erano anni in cui eri tifoso della squadra in cui giocavi, la maglia diventava una seconda pelle. Oggi c'è meno passione. Sei un lavoratore che cambia squadra a seconda del guadagno".
Sul presente
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Finito il momento dei ricordi, si torna al presente, parlando di come vede lui la Conference League, sostenendo che non si tratta di una competizione di seconda fascia, molto simile all'Europa League. "Vincerla darebbe forza e tanta esperienza alla società". La Fiorentina è la prima squadra italiana a giocare la finale di tutte le competizioni europee e per Guerini questo rappresenta quello che deve essere il calcio a Firenze. "La Fiorentina dovrebbe stare sempre in Europa. Non dico di vincerla, ma almeno che la qualificazione arrivi sempre. Secondo lui Commisso può riuscirci, perché economicamente è forte e dopo alcuni errori ha imparato". Poi ha proseguito parlando delle qualità del West Ham, sottolineando come le squadre inglesi siano forti per le capacità economiche che hanno. Per lui Paquetà e Antonio sono i giocatori da tenere d'occhio, ma la Fiorentina sul piano del gioco e dell'organizzazione non deve temere niente. "I viola possono vincere giocando a pallone e non mettendo la gara sul piano dell'agonismo".