Repubblica Firenze si concentra su Nico Gonzalez, alle prese con una tallonite. L’inizio di stagione dell’argentino - si legge - è stato complicato, con una tallonite che lo ha costretto ad allenarsi a singhiozzo. E ogni qual volta sembrava in ripresa è arrivato un nuovo stop. Nico ha giocato soltanto 42 minuti in campionato, divisi in 4 minuti alla prima con la Cremonese, 14 a Empoli alla seconda e 24 con il Verona, con tanto di gol, prima della sosta. Per ritrovare una gara quasi intera, 86 minuti, bisogna ritornare al 18 agosto, play off di andata contro il Twente: il gol di testa su assist di Biraghi aveva aperto le danze e forse aveva fatto immaginare sia per lui che per i viola una stagione diversa, frizzante come il passato, non incerta come questo presente e il futuro.
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E invece il dolore ha preso il sopravvento su tutto, sull’esuberanza e sulla tecnica di uno che nella rosa non ha doppioni. Per come vive il ruolo, per come salta l’uomo, per come stacca di testa e per come interpreta il 4- 3- 3 adesso modificato nel 4- 2- 3- 1. La rete con l’Hellas sembrava l’inizio di un nuovo percorso e la convocazione in extremis con l’Argentina, senza però mai giocare, l’inizio della fase 2. Così in tanti si sono sorpresi nel non vederlo a Bergamo neppur impiegato nel forcing finale alla ricerca del pareggio. Ieri il calciatore ha svolto tutta la seduta con il gruppo e vederlo dal primo minuto- anche vista la squalifica di Ikoné e un Sottil non al meglio- non è da escludere.
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