Genio e sregolatezza, ecco chi è Sabiri. Chi lo ha scoperto spiega come gestirlo

Abdelhamid Sabiri, pagato 2 milioni di euro e con un contratto fino al 2026, sarà il primo acquisto della Fiorentina in questa campagna di calciomercato. Il fantasista marocchino arriva in viola grazie a un mondiale importante giocato con il Marocco dell’amico Amrabat e grazie a un prezzo dell’operazione 8 2 milioni di euro) al ribasso per una squadra che rischiava il fallimento. La duttilità tattica di Sabiri può garantire nel sistema di gioco di Italiano la copertura di almeno tre ruoli: la mezzala di sinistra o di destra in un 4- 3- 3, l'esterno sinistro in un 4- 3- 3 o in 4-2-3-1 o addirittura, in caso di necessità, trequartista nel 4-2-3-1. Insomma, con un investimento minimo la Fiorentina si è assicurata un jolly capace di svariare in più posizioni e in più reparti, oltre che uno specialista delle punizioni.

Per dei pregi che Sabiri ha sul lato tecnico ci sono però dei difetti che il giocatore viola deve ancora limare sotto il punto di vista caratteriale, come dimostrano gli addi turbolenti avuti sia con l'Ascoli che con la Sampdoria. Per Pietro Ducci, ex direttore generale dell’Ascoli, ex dirigente viola e scopritore di Sabiri l’equilibrio e la gestione del giocatore sta tutto nella considerazione e nel ruolo che gli si attribuisce: "Sabiri si deve sentire protagonista per rendere al meglio, ma il ragazzo non si discute. Ha grandi qualità e vede la porta come pochi". Fonte Repubblica.