Vi riportiamo in forma integrale il commento de La Gazzetta dello Sport, che torna sull'episodio del rigore concesso alla Fiorentina al minuto 89 della partita contro il Sassuolo, sul punteggio di 1-1:
l'analisi
Gazzetta: “Chiunque abbia giocato sa che il rigore per la Fiorentina non c’era”
"Merita qualche attenta riflessione l’episodio che ha deciso la partita: il rigore trasformato da Gonzalez al 91’. Il problema è la dinamica: Tressoldi rinvia, la palla incoccia sul piede di Terzic che è a pochi centimetri e schizza sul braccio dello stesso Tressoldi. Largo ma in posizione che appare congrua con il movimento appena effettuato per rinviare. Non vogliamo alimentare sterili polemiche, anche perché sembra la classica situazione in cui gli spettatori neutrali si dividono in due partiti: quelli che l’avrebbero fischiato e quelli che mai nella vita. Però ci sono due interrogativi oggettivi e quindi meritevoli di analisi. Il primo riguarda il richiamo dell’arbitro Manganiello al monitor da parte del Var Doveri. Il tocco con il braccio era chiarissimo dalla tribuna e Manganiello fa ampi cenni di aver visto tutto e di non averlo valutato punibile proprio per la dinamica. D’altronde se Tressoldi avesse deviato di mano un tiro di Terzic, la situazione sarebbe stata diversa. Ma qui si tratta di evidente rimpallo. Cosa ha spinto, quindi, Doveri a chiamare Manganiello e l’arbitro a cambiare idea? Secondo interrogativo: è il caso di prendere una decisione del genere quando la missione è ridurre i rigorini? Questo, pur se derivante da un fallo di mano, finisce dritto nella categoria dei rigorini. Meglio ancora: dei rigori televisivi e non calcistici. Ormai ci stiamo abituando, ma questa volta probabilmente si è andati un po’ oltre. Chiunque abbia dato un calcio a un pallone, anche nel parco sotto casa, sa che nel movimento di Tressoldi è difficile riscontrare qualcosa di punibile".
© RIPRODUZIONE RISERVATA