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Frey si mette in fila: “Tornerei di corsa. Mio addio? Esattamente come Borja”

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Il francese spende anche parole al miele per il "collega" Terracciano

Redazione VN

"Non poteva esserci modo migliore di festeggiare". Sébastien Frey aspetta il quarto figlio, Elias, che dovrebbe nascere a fine ottobre, proprio quando, il 24 per la precisione, entrerà nella Hall of Fame viola. L'ex portiere della Fiorentina, nel raccontare anche del suo mese difficilissimo nel 2019 a causa di una malattia autoimmune, ha parlato al Corriere Fiorentino in un'intervista della quale vi riportiamo i passaggi salienti:

"Mi ha chiamato David Bini (presidente del Museo Fiorentina, ndr) e mi sono commosso. Mi sento un privilegiato, anche perché sarò il primo premiato tra i calciatori che hanno smesso più di recente", osserva il francese con emozione. Il legame con Firenze è stato sempre forte grazie a prestazioni e serietà. E quando si parla di fiorentinità, non si può non parlare di Batistuta e Antognoni: "Gabriel ambasciatore nel mondo sarebbe l’ideale, anche se devo dire che non capisco l’addio di Antognoni. Lui è la Fiorentina. Da parte mia i dirigenti lo sanno, io per la Fiorentina ci sarò sempre. Sarebbe l’unica società che mi potrebbe far rientrare nel calcio". E non certo come allenatore, dato che oggi i giocatori sono tutti attaccati ai telefonini.

L'addio alla Fiorentina

"Corvino con me fu sleale, avevo appena gridato forte il desiderio di chiudere la carriera alla Fiorentina, ma mi affiancò un portiere (Boruc, ndr) per disturbarmi anche umanamente", spiega Frey, che paragona quel che gli è successo con i fatti relativi a Borja Valero: i due oggi si sentono spesso.

Fiorentina attuale

Frey sostiene che ci siano tutte le possibilità per aprire un ciclo come quando in panchina c'era il primo Prandelli: "Un gruppo vero, non ce ne fu uno che andò a caccia di ingaggi l'anno del -19. Anche se devo dire che perdite come quella di Vlahovic non sono banali, serve pazienza". A vederla? "Se mi invitano corro, ma forse dovrei davvero andare a tifare in curva". Una parola anche per Terracciano: "Si merita il rinnovo, è un ottimo portiere e un bravo ragazzo".

 

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