Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

stampa

Franchi senza tifosi, spiccano le voci dal campo: ecco quelle di Fiorentina-Brescia

Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images

Nessun assembramento, nessun ritrovo. L’inno c’è, invece. E rimbomba come le voci dei protagonisti sul terreno di gioco

Redazione VN

Sul Corriere Fiorentino si ripercorre la serata di ieri al Franchi senza pubblico. Nessun assembramento, nessun ritrovo. L’inno c’è, invece. E rimbomba. Poi il minuto di silenzio (assordante) per ricordare le vittime del Covid 19. In tribuna, oltre a Barone, suo figlio Joseph, Antognoni, Dainelli e Pradè, tutti a distanza di sicurezza l’un dall’altro. Quindi, la partita. E quei rumori che nel calcio (blindato e silenzioso) ai tempi del coronavirus, sono forse l’aspetto più affascinante. Perché non li puoi sentire, di solito, e allora diventa interessante ascoltare, oltre che guardare. «Linea!», urla Caceres (tra i più chiacchieroni) per richiamare il reparto.

E poi Pezzella che, da padrone di casa, dopo qualche protesta di troppo da parte della panchina del Brescia, gli si rivolge a muso duro. «Basta urlare!». E Iachini? Richiama «Fede», «Gae» (Castrovilli) e, dopo qualche lancio lungo, si arrabbia. «Non lanciamo — strilla — giochiamo». Fino al rigore. «Ma quale rigore?!», chiede il mister al quarto uomo. Dopo il gol di Donnarumma, invece, un «andiamo» buono per rinfrancare i suoi. Alla rete del pareggio, nessuna esultanza. Anzi. La prima preoccupazione è sistemare la squadra. Esulta, eccome, dopo le due reti annullate ma, tutto sommato, accoglie con serenità le decisioni dell’arbitro. Ribery, un po’ meno. «È gol», dice dopo quella annullata a Vlahovic. Una parola di troppo al mister scappa dopo l’espulsione di Caceres e infatti, pure lui, viene cacciato.

tutte le notizie di