Un caffè informale a Palazzo Vecchio e un incontro definito «cordiale» per conoscersi e provare a far ripartire il dialogo sulla questione stadio. Ieri mattina, la sindaca Sara Funaro ha ricevuto il d.g. viola Alessandro Ferrari, che da tempo aspettava una telefonata per ribadire le perplessità della Fiorentina in tema restyling. La neo sindaca ha ribadito la forte volontà di Palazzo Vecchio di mandare avanti i lavori e rispettare il cronoprogramma che prevede la fine del primi lotti «entro il 30 novembre 2026». Nel frattempo però la diplomazia è al lavoro. E non a caso, sia Funaro che Ferrari hanno fatto capire che all’incontro di ieri ne seguiranno altri, in una specie di task force 2.0 rispetto ai continui faccia a faccia tra Nardella e Barone. Il tavolo di lavoro tra Fiorentina e Comune infatti è pieno zeppo di cose da fare e nodi da sciogliere: la Fiorentina insiste perché il parcheggio scambiatore della tramvia accanto al Viola Park venga realizzato il più in fretta possibile e, sempre in tema parcheggi, ha chiesto a Funaro come Palazzo Vecchio pensa di affrontare questo tema a Campo di Marte, anche e soprattutto in previsione della costruzione del nuovo Franchi.
Corriere Fiorentino
Franchi, primo incontro Funaro-Fiorentina: rispunta l’idea Padovani
E il prossimo anno dove giocherà la Fiorentina?
—Gli accordi per il restyling firmato Arup prevedono il trasloco dal prossimo anno: restare ancora infatti aumenterebbe prezzi e costi, un doppio svantaggio che Funaro vorrebbe evitare. «Si è parlato delle stagioni 2024-25 e 2025-26», il pochissimo che filtra dalle due parti: il progetto del Comune comunque non è cambiato. Lo stadio del rugby Padovani, di fronte al Franchi, sarà restaurato con 10 milioni di soldi pubblici, ai quali ci sarebbe da aggiungerne circa 5 per portarlo (con tribune smontabili) a una capienza di circa 18 mila posti, in linea con le norme della Lega Serie A: «Sarebbe pronto per l’inizio del campionato 2025», ha assicurato più volte l’ex ormai ex sindaco Nardella. Commisso si è sempre detto non interessato al Padovani (troppo piccolo per i viola) e tantomeno a metterci soldi: resterebbe allora la strada del cosiddetto «naming rights», ovvero il diritto di denominazione da parte di un eventuale sponsor. La partita, al momento, resta ancora tutta da giocare. Ma i protagonisti, se non altro, sono tornati in campo. In attesa di far gol. Lo riporta Il Corriere Fiorentino
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